I Polpacci
Ci sostengono tutto il giorno senza fare una piega, sono infatti degli instancabili lavoratori e questo al di là delle loro dimensioni. Sono parte fondamentale di una catena cinetica nella propulsione durante molti movimenti. Pensiamo ad una corsa , ad un salto o semplicemente al camminare. Se poi andiamo nello specifico dell’ allenamento con i pesi concorrono in molti esercizi per la parte inferiore del corpo. Il Polpaccio ( Tricipite Surale ) è formato da due muscoli sinergici con origine diverse ,inserzione comune e caratteristiche strutturali estremamente differenti. Il primo e più grande è il muscolo Gastrocnemio che ha origine nei condili mediale e laterale del femore , e inserzione sulla tuberosità calcaneare attraverso il tendine d’Achille. E’ il principale flessore plantare e ha una funzione prevalente di produzione di forza veloce , e la sua composizione è quindi in gran parte di fibre a contrazione rapida . Il più piccolo muscolo Soleo invece, che ha origine nella tibia e nella fibula ( e inserzione comune con il Gastrocnemio ) è composto prevalentemente da fibre a contrazione lenta e sviluppa una forza di contrazione minore del Gastrocnemio svolgendo un lavoro migliore negli esercizi di resistenza. Quanto detto evidenzia la necessità di allenare i Polpacci in maniera completa e diversificata in modo da sollecitare tutte le componenti in modo ottimale per ottenere uno sviluppo armonico. Potremo inserire nell’ allenamento sia movimenti da seduti che in piedi soprattutto ad arto singolo per lavorare in modo più concentrato, ma al di là degli esercizi tutti più o meno efficaci sarà importante utilizzare sia metodiche di forza che di resistenza diversamente per i due muscoli. Ovviamente come succede per ogni porte del nostro corpo la componente genetica ha la sua fondamentale importanza nello sviluppo dei Polpacci . In questo caso le caratteristiche che influenzano maggiormente sono : la lunghezza del ventre muscolare rispetto alla parte tendinea , la struttura ossea esile o robusta e la lunghezza della tibia . Queste caratteristiche se nel nostro caso sono favorevoli possono agevolarci non poco nei progressi, in caso contrario dovremo faticare molto di più ma è comunque importante non usare la classica scusa ” tanto non mi crescono”.
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